martedì 28 febbraio 2017

Disponibilità

Uno dei tre pilastri dell'IT Security si chiama Disponibilità (Availability). A che serve sapere che i miei dati sono "al sicuro", che nessuno (non autorizzato) può vederli o modificarli, se poi al momento in cui mi servono non riesco ad accedervi?

Ne parliamo qui perché in questo momento (18 febbraio 2017, ore 21:54 italiane) uno dei servizi "cloud" maggiormente utilizzato, Amazon AWS S3 (Virginia, USA), sta avendo grossi problemi di disponibilità. Per avere un'idea di che cosa stiamo parlando, realtà come Imgur, Medium, Runkeeper, Trello, e Yahoo webmail dipendono dal buon funzionamento di questo "cloud".

Ricordo benissimo quando il marketing delle architetture "cloud" sbandierava la principale caratteristica superiore del "cloud" rispetto ad altre soluzioni: la disponibilità. E forse, passata la bufera, lo farà ancora. Dicevano che per chi usa i servizi in "cloud" una eventuale riallocazione delle risorse dovuta a qualche malfunzionamento di uno dei siti sarebbe stata del tutto trasparente, e il "cloud" avrebbe garantito una continuità di servizio mai vista senza di esso. Finché, come dico spesso, "la realtà ha sempre ragione", anche sul marketing (o soprattutto su di esso).

Non vorrei essere in questo momento nei panni dei "tecnici" incaricati di capire che cosa non sta funzionando e soprattutto di porvi rimedio il più presto possibile (due obiettivi che quasi mai vanno a braccetto, lo dico per esperienza personale). 

Che cosa accadrà? Ma certamente "in breve tempo" tutto tornerà "normale", o quasi. Se posso azzardare una previsione, ciò che non verrà in breve tempo sarà la spiegazione pubblica di che cosa è accaduto, di come si intende porvi rimedio stabilmente, e soprattutto di come si pensa di evitare che il fatto si ripeta. Si parlerà (sto sempre immaginando) di qualche imprevisto imprevedibile, e si esalteranno (giustamente) le capacità tecniche e organizzative di chi ha saputo porvi rimedio in breve tempo.

Alla fine resterà l'episodio di un disservizio su cui il privato non può accampare molte pretese, mentre per le Aziende tutto dipenderà dalle clausole contrattuali (SLA e relative penali) a suo tempo stabilite per i servizi in "cloud".

Per un'Azienda che subisca un danno (materiale o d'immagine) conta riuscire almeno a recuperare un po' di capitale, da reinvestire per cercare soluzioni più robuste e anche per riguadagnare quella parte di fiducia dei clienti che potrebbe essere andata persa.

E poi qualcuno ancora pensa che l'IT Security sia un costo e non un investimento.


Per quel che ne sanno a The Register:
https://www.theregister.co.uk/2017/02/28/aws_is_awol_as_s3_goes_haywire/